Eddie Firmani

Il tacchino freddo


Edwing 'Eddie' Ronald Firmani (Città del Capo, 7 agosto 1933) | Leggende
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Solo di football si è occupato nella vita, perché ha girato il mondo e giocato e allenato un po' dappertutto. Se l'è vista brutta solo nel 1990, quando era alla guida del Kazma Sporting Club, in Kuwait: catturato dagli iracheni, fu liberato dopo qualche mese di prigionia. Essere - o essere stati - leggende (anche minori) del calcio è sempre d'aiuto, in questo mondo. Firmani era infatti un centravanti più che discreto (un "attaccante atipico che unisce fantasia latina a concretezza di impronta britannica"); arrivò all'Inter, via Sampdoria, nel 1958, e forse ci sarebbe rimasto di più se, due anni dopo, non fosse incappato nel ciclone Herrera, uno che non amava le primedonne. Per farla breve: Eddie è l'unico ad aver fatto cento gol in Italia e cento in Inghilterra: ma non esultava mai, di qui il soprannome. Nato in Sudafrica, vantava discendenze abruzzesi e così ha vestito anche la maglia della nazionale italiana (tre sole partite, ma con due gol), e se a quei tempi le cose andavano male per gli azzurri non era certo lui il colpevole. Ha poi trovato anche il modo di farsi ingaggiare dai Cosmos nell'era di Pelé, di cui fu anche allenatore. Insomma, Firmani è uno che merita di non essere dimenticato.